Il lavoro del futuro sarà sempre più mobile.
Ce l’ha già mostrato l’emergenza causata dalla pandemia Covid-19 che ha accelerato la trasformazione del modello lavorativo da tradizionale a smart working.
Ma anche in precedenza si era mostrato sempre più vivo l’interesse verso le Digital Workplace, cioè spazi di lavoro online in cui il dipendente può accedere in qualunque momento indipendentemente dal dispositivo utilizzato o dal luogo. Il focus quindi è interamente rivolto all’ottimizzazione dell’equipaggiamento software e hardware per permettere questa connessione costante.
La società americana di analisi Idc, riportava nel 2018 in Italia la presenza 7 milioni di mobile worker su un totale di 22 milioni di occupati. Secondo la società sono destinati a superare i 10 milioni entro il 2022.
Inoltre l’Osservatorio Smart Working della School of Management del Politecnico di Milano afferma che attualmente il lavoro da remoto, in Italia, ha coinvolto il 97% delle grandi imprese, il 94% delle pubbliche amministrazioni e il 58% delle piccole e medie imprese (PMI). Un totale di 6,58 milioni di lavoratori e ben dieci volte più dei 570.000 del 2019.
Sempre secondo l’Osservatorio, le aziende si stanno attrezzando per attuare queste nuove abitudini lavorative in un nuovo modello lavorativo. Secondo i dati infatti solo l’11% tornerà a lavorare come prima mentre il 51% interverrà sugli spazi fisici, il 29% differenziandoli, il 12% ampliandoli e il 10% riducendoli.
Ma chi sono questi Mobile Worker?
Sono lavoratori che utilizzano dispositivi mobili (smartphone, tablet, ecc.) per completare le attività e i flussi di lavoro assegnati, si possono dividere in due categorie:
- Information Mobile Worker: chi lavora in remoto o da un’unica postazione con device dedicati aziendali. Ad esempio: programmatori, analisti aziendali, specialisti di marketing, ricercatori, contabili.
- Frontline Mobile Worker: chi svolge attività per il cliente in loco o sul campo e che per questo necessita di mobile. La categoria include operai edili, addetti alla logistica, le figure commerciali e l’assistenza.
La crescita di questa categoria ha sottolineato l’urgenza di produrre documenti cartacei, esigenza che non è possibile eliminare. Per questo motivo, per chi lavora in movimento è essenziale poter stampare e scansionare documenti ovunque ci si trovi.
La soluzione per questa esigenza risiede nelle piccole e comode stampanti portatili che devono avere precise caratteristiche:
- Devono essere compatte, resistenti e leggere
- Essere capaci di interfacciarsi con notebook, smartphone e tablet
- Avere un ridotto impatto ambientale
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